Le attività di NuovaMente
Tutto appare difficile, la disperazione ci prende. Fuori dall’ospedale sembra mancare l’appoggio. Ci si sente soli, abbandonati e impotenti. Negli occhi lo sconforto intorno il vuoto…
Le attività e i progetti di NuovaMente per aiutare coloro i quali sono colpiti da problemi cognitivi, causati da lesioni cerebrali.
Gruppi di auto-aiuto
È un’attività che si svolge tutti i martedì dalle 10:00 alle 12:00 nella sala della Parrocchia di Belledo, in Via Fiocchi 68. Gruppi di familiari e di pazienti, supportati da una logopedista, si riuniscono per condividere le loro esperienze.
Gruppi di Logopedia
Si tratta di un’attività in programma tutti i venerdì dalle 10:00 alle 12:00 nella sala della Parrocchia di Belledo, in Via Fiocchi 68. Una logopedista guida piccoli gruppi di afasici (3/4 persone) scelti in modo omogeneo tra i gruppi di auto-aiuto. Un esercizio svolto seguendo un’approccio conversazionale che faciliti e valorizzi le capacità comunicative di ogni partecipante.
Progetto NuovaMente a casa: dall’ospedale al territorio, una rete di sinergia a supporto della famiglia.
Si tratta di un progetto finanziato dalla Fondazione della Provincia di Lecco
La grave disabilità acquisita in seguito a lesioni cerebrali è una realtà molto rilevante in termini quantitativi nel territorio della Provincia di Lecco. Essa si esprime con limitazioni motorie e cognitive. I danni affettivi ed emotivi che ne derivano, riguardano non solo la persona interessata, ma anche la famiglia e le persone che le sono accanto.
L’Associazione NuovaMente ha già realizzato un precedente progetto sperimentale “NuovaMente verso un progetto di vita: una rete integrata per accompagnare il reinserimento sociale e lavorativo di persone con cerebrolesione acquisita“. Dopo una lunga fase progettuale iniziata nel 2008, tale progetto ha visto la sua realizzazione nel 2009−2010. Questo grazie alla realizzazione di un Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Questo servizio, con sede a Oggiono e dedicato alle persone con cerebrolesione acquisita, è rientrato nell’Accordo di Programma per le politiche sociali del territorio Lecchese.
Qual è l’anello mancante
Al fine di integrare questa attività diventa necessario realizzare l’anello mancante di un percorso tanto complesso: l’affiancamento alla famiglia. Questo progetto mira a focalizzarsi sull’aiuto alle famiglie dei soggetti colpiti da lesione cerebrale, senza restrizioni di età. Un aiuto che inizia già dal momento della fase acuta in ospedale, continuando nel percorso successivo alle dimissioni ospedaliere.
L’isolamento cui queste famiglie vanno incontro e il mancato supporto psicologico e socio−sanitario dopo il rientro al domicilio, sono spesso la causa di un drastico peggioramento della qualità della vita. Questo più portare anche alla necessità di ricorrere ad un nuovo ricovero da parte del Sistema Sanitario Nazionale.
Negli ultimi decenni si sono accumulate inconfutabili evidenze scientifiche riguardo una serie di interventi educativi, clinici ed organizzativi. Da qui, è possibile cambiare la storia naturale del decorso post ospedaliero, riducendone i costi per il malato, le famiglie e la società intera.
L’Associazione NuovaMente, in sinergia con Provincia di Lecco – Settore Servizi Sociali, ASL di Lecco – Servizio Disabili, Ospedale di Lecco – Servizio di Neuropsicologia, Dipartimento di Neuroscienze, Comune di Lecco – Settore Servizi alla Persona e Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA) dedicato alle persone con cerebrolesione acquisita, intende accogliere e supportare le persone con cerebrolesione provenienti dalle strutture Ospedaliere del territorio e i loro familiari. Un supporto psicologico e un sostegno nel percorso post-riabilitativo e nel reinserimento domestico e sociale.
L’obiettivo del progetto
Il progetto sarà articolato in più fasi che vedono coinvolte differenti professionalità: uno psicologo esperto in problematiche legate alla cerebrolesione acquisita, un educatore professionista, i responsabili dei diversi servizi che collaborano con NuovaMente e i volontari dell´Associazione. L’obiettivo dell’intervento è di non separare, come avviene nel mondo clinico, cure mediche e riabilitazione da ciò che accade nella sfera sociale di una persona, ma di accompagnare la persona cerebrolesa e la sua famiglia ad accedere alle risorse sociali utili al miglioramento della qualità di vita.
In questo senso si parla di “continuità terapeutica” poiché l’intervento di NuovaMente crea un collegamento concreto tra mondo ospedaliero e vita sociale, familiare e, quando possibile, lavorativa.